Dimmi come impiatti e ti dirò chi sei (il test ;-P)

Cosa significa “impiattare”?

Anche se il termine non è stato ancora registrato nei principali vocabolari della lingua italiana dell’uso, il verbo impiattare viene usato piuttosto frequentemente nel linguaggio comune, legato al cibo, alla ristorazione e alla professione alberghiera; ed ora, anche, e molto, legato al web.

Una buona definizione viene sicuramente da un articolo del vocabolario della lingua italiana Treccani, che riporta quanto segue: “Impiattare non è un semplice sinonimo di ‘mettere nel piatto’; caso mai, è vicino all’accezione di ‘comporre un piatto’.

Significa, più in particolare, ‘allestire preliminarmente in cucina, con gusto e intenti coreografici e decorativi, il preparato gastronomico dentro ciascuno dei piatti da servire in sala ai commensali’.

Dunque, si sceglie in questo modo una soluzione alternativa al servizio alla francese, che consiste viceversa nel presentarsi al tavolo con un recipiente o piatto di portata contenente il preparato ben apparecchiato, mettendo una porzione nel piatto vuoto davanti a ciascun commensale.

Siamo partiti dal significato così come riportato dalla Treccani (che a nostro parere coglie in pieno il senso creativo e compositivo della questione), e ci siamo presi, pensando ad alcune nostre amiche food blogger, la licenza poetica (nonché “psicologica”) di creare una specie di test psico-attitudinale, dal titolo Dimmi come impiatti e ti dirò chi sei.

 

dimmi-come-impiatti

 

Pensiamo infatti che il nostro modo di impiattare, inteso in senso esteso (cucinare, immaginare come servire, scegliere il piatto che maggiormente a nostro parere valorizzi la portata e l’intera tavola) possa anche raccontare qualcosa della nostra personalità, a partire dal lavoro di una blogger o food stylist, fino alla quotidianità di ognuno di noi.

E tu, sei pronta (o pronto) a sapere che tipo sei a partire dal tuo modo di “mettere in piatto”?

Rispondi a queste semplici domande e leggi il profilo che corrisponde a te! ;-P

 

La cottura e il modo di gestire le verdure nei tuoi piatti.

  1. Cuoci poco e passi subito nell’acqua e ghiaccio, in modo da lasciare croccante, di un bel verde brillante, i tuoi fagiolini.
  2. Cuoci il giusto e condisci bene, magari con del limone o un condimento profumato e mediterraneo.
  3. Cuoci a lungo, fino a che le verdure non si sfaldano leggermente, con tutto il fascino di una cottura tradizionale.
  4. Cuoci a seconda della ricetta e del tuo stato d’animo. Anzi, a volte ti dimentichi anche di controllare l’orologio!
  5. Cuoci il giusto e curi al dettaglio la resa finale: tagli alla perfezione, magari in diagonale o a piccoli pezzi, oppure, a seconda dei casi e dell’estetica del piatto, lasci interi alcuni ortaggi, oppure, ancora, scotti appena e poi passi velocemente al grill.

 

Scegli una portata. Ovvero cosa ti piace (e viene facile ;)) cucinare, impiattare, fotografare.

  1. Ti trovi bene con tutte le portate, non temi nemmeno il gelato!
  2. Un piatto salutare, come una vellutata o un’insalata realizzato con ortaggi e/o frutta di stagione
  3. Primi (risotti, pasta secca o fresca, gnocchi, …)
  4. Un dolce, magari rustico
  5. Secondi (carne e salse, pesce – anche crudo), aperitivi e cocktail

 

Il colore in cucina. Che rapporto hai con i colori e gli ingredienti nel realizzare i tuoi piatti.

  1. Riesci a gestire più colori, ma anche i contrasti (compresi dunque i piatti total back o total white)
  2. Ami i colori e i sapori, e anche i contrasti che li mettono in risalto.
  3. Ti piacciono sia i colori vivaci che i tono neutri, e riesci ad utilizzare entrambi anche in un solo piatto, unificando attraverso le scale cromatiche anche colori a contrasto tra loro
  4. Ti piace il tono su tono, e ritrovare i colori e le gradazioni della natura anche nel piatto, senza eccedere nel numero di colori e di ingredienti in un unico piatto e nel contesto in cui  li utilizzi
  5. Riesci a gestire colori (e ingredienti) diversi in un unico piatto, uniformando poi il tutto grazie ad una ambientazione chiara.

 

Le quantità, in un piatto.

  1. Dipende. Dal piatto, dalla foto, dall’intento.
  2. Il giusto, ascoltandosi.
  3. Abbondante, affinché il cibo abbia il giusto spazio.
  4. Secondo l’umore, secondo il momento ;).
  5. Poco cibo, ben definito, calibrato.

 

Luci o ombre? Come preferisci fotografare (se lo fai ;))  i tuoi piatti, una volta cucinati.

  1. Luce netta.
  2. Ombre morbide e toni smorzati.
  3. Luce naturale e/o all’aperto.
  4. Luce naturale, magari con qualche penombra un po’ morbida.
  5. Luce chiara, con una messa a fuoco localizzata.

 

Il tuo ingrediente preferito per “finire” un piatto

  1. Alcuni degli ingredienti che compongono il piatti, opportunamente messi da parte prima di impiattare.
  2. Petali di rose.
  3. Frutta secca.
  4. La superficie stessa del piatto (soprattutto se è una torta), la sua texture.
  5. Una salsina o un fondo di cottura deglassato a dovere, e/o un trito di erbe fresche.

 

La composizione nel piatto

  1. Ti piace “andare in alzato”, verticalizzare il piatto sovrapponendo elementi in modo che il piatto si possa ammirare bene da diversi punti di vista
  2. Servi le singole porzioni, ma mescolando accuratamente, e aggiustando di sapore, in caso
  3. Porti in tavola la pentola stessa
  4. Lasci il piatto così come esce dalla tua pentola, appena fumante
  5. Componi il piatto “in pianta”, stando bene attenta a valorizzare tutte le componenti, tenendole separate ed eventualmente accompagnando con un dressing o una salina servita a parte

Mood. Dillo con un materiale.

  1. Metallo
  2. Fiori
  3. Tessuto
  4. Legno
  5. Ceramica

 

Il tuo piatto preferito su DishesOnly

1. PESCE Playful Ceramic Dinner Set, in cui impiattare un risotto al nero di seppia

torresan

 

2. IRIS Handmade Decorated Porcelain Bowl, in cui mettere una zuppa fredda persiana di cetrioli ed erbe

labnoon

 

3. RICAMO Elegant Ceramic Dinner Plate, per un piatto di gnocchi alla ricotta con fiori di zucca

juls

 

4. TRAME Handmade Textured Porcelain Plates, per servire una fetta di torta al cioccolato insieme ad una tazza di tè nero e fumante

vanigliacooking

 

5. NUVOLA Milky White Ceramic Dinner Set, con una bella pernice arrosto per le feste.

toselli

 

Ecco, con questa ultima domanda abbiamo scoperto le carte e cominciato a rivelare l’identità delle foodblogger che si sono prestate gentilmente a questo bizzarro esperimento.

Questo post è infatti un pretesto per rendere un piccolo omaggio ai loro blog, un modo per parlare con leggerezza di piatti e di impiattamenti, e non ha, come accennavamo in apertura, nessuna velleità di completezza, però confessiamo che ci siamo divertiti un mondo a scriverlo.

 

E’ giunto dunque il momento di rivelare i vostri profili, ora!

Se avete infatti totalizzato la maggioranza di risposte A, il vostro profilo è:

  • Maggioranza di risposte 1, il tuo profilo è: Determinata. La cucina è il tuo regno, il mondo in cui ti muovi con disinvoltura e senza ansie. Sai come affrontare un piatto complesso e al tempo stesso sei in grado di risolvere una cena in pochi gesti sicuri, in modo efficace e sempre diverso. La tavola per te è un modo per misurare ed esplorare situazioni anche diverse tra loro, e sai farlo con padronanza. Come Barbara Torresan di Chez Babs.
  • Maggioranza di risposte 2, il tuo profilo è: Esotica. La cucina per te è un modo speciale per ascoltare ed ascoltarti. Con i suoi colori e sapori è in grado di trasportare te e gli altri in luoghi anche lontani, e sa farti stare bene. La tua tavola è intima ed accogliente, informale e piena di “casa”. Come Saghar Setareh di Lab Noon.
  • Maggioranza di risposte 3, il tuo profilo è: Tradizionalista. La cucina viene da lontano (nel tempo) e da vicino (nello spazio) per te. Viene dai gesti di tua mamma o di tua nonna. Da un ricordo o una tradizione. Dai luoghi in cui sei cresciuta ed hai vissuto. La tavola è un luogo in cui stare, accogliere, ricevere, condividere, e pertanto è ricca di colori, di sapori e di odori che riempiono la cucina e a volte l’intera casa. Come Giulia Scarpaleggia di Jul’s Kitchen.
  • Maggioranza di risposte 4, il vostro profilo è: Romantica. La cucina per te è un modo per lasciarti trasportare dai pensieri e dai profumi. Cucini quello che ti va a seconda del momento e dell’umore. Ami i piatti semplici e i sapori rustici, i cibi essenziali e gustarli in momenti di lungo relax. Come Rossella Venezia di Vaniglia, storie di cucina.
  • Maggioranza di risposte 5, il vostro profilo è: Sofisticata. Hai classe non c’è che dire! Non lasci nulla al caso e ti piace dedicarti alla cucina e servire a tavola in modo semplice e accurato. Sai gestire e calibrare colori, forme e sapori, e declinarli a seconda del caso e della situazione, con molta eleganza. Come Barbara Toselli di Pane&Burro.

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