Una vita… di rose

Sono nata a Febbraio, che di certo non è il mese della rosa, ma sono stata concepita a Maggio che è il mese della rosa e quindi amo pensare che, dai, non poteva esserci un imprinting più forte per me.

Rosa.

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Solo a scrivere, anzi solo a pensare a questo nome, mi riempio di dolcezza e di ricordi .
Tanto da poter dire che tutta la mia vita è una rosa ( a volte spine comprese).
Il primo ricordo nitido mi riporta a tre anni , quando in un bellissimo balcone greco, al tramonto di una giornata rinfrescata dalla brezza salmastra del mare, mia nonna mi insegnò a tagliare una rosa inglese.
Timidamente la tagliai ( proprio con quelle forbicine leziose molto country chic che ora vanno alla stragrande su tutti i blog ) e guidata dal sorriso indimenticabile di mia nonna la aggiunsi a quelle tagliate con sicurezza da lei e le mettemmo in un bellissimo vaso di peltro : rose gialle, bianche, rosa , rosse, con le loro lucide foglie ed un profumo che mi ricordava il miele.
Triantafillo ( trenta foglie ) questo è il nome greco della rosa: un nome che esprime la grandiosità del fiore, gli innumerevoli petali i che lo compongono e che girano, girano intorno al suo centro, a farne da corona.
E a proposito di profumo, di miele e di ricordi, con che felicità mangiavo a colazione e a merenda la marmellata di rose fatta dal convento delle monache di clausura vicino casa!
Una vera e propria ghiottoneria che mi portava a non prendere neppure in considerazione le altre marmellate di frutta .

E a mia mamma preoccupata perché continuavo a mangiare solo quella rispondevo beata…”ma le altre non hanno il profumo di miele!”.

E si rideva , si rideva , si rideva.

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Il problema era quando si tornava dalle lunghe ed indimenticabili estate in Grecia, fatte di sole, mare, cicale, pesci , rose e marmellata di rose.
Perché io volevo quella marmellata ( e non pensate mica che fossi viziata!!!), volevo il ricordo del profumo del miele, volevo assaporare a colazione i ricordi delle cicale, dei pesci, del mare, della luce ellenica (che è unica) e riscaldarmi il cuore con il sorriso della nonna.
E la soluzione non fu poi così difficile, bastava caricare la macchina con una bella scorta di “Marmelada Triantafillou” che alla dogana di Brindisi, quando ancora c’era la dogana, guardavano tra lo stupore ed il sospetto.
L’amore incondizionato per le rose continuava tanto che a sei anni, quando cominciai a prendere lezioni di francese , continuavo ad amare spassionatamente la canzone della Piaf,   la “vie en rose” ( che avevo sentito fin da neonata, suonata dal grammofono della nonna) perché, sì certo, ormai sapevo che rose in francese significava rosa (il colore), ma per me rose dava il là al mio mondo di rose.
E fedele negli anni a questo amore , ai tempi del ginnasio , mentre per gli altri era di una noia mortale ripetere all’infinito didatticamente la prima declinazione , per me era una gioia il “ rosa, rosae, rosae, rosam, rosa, rosa. Rosae, rosarum, rosis, rosas , rosae, rosis.”
Ognuna associata ad un colore, ad un profumo più o meno mielato, ad un nome, ad un’emozione.
La passione non è “sfiorita” affatto negli anni, anzi.

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E’ stata rinforzata per “talea” , incrociandola con rose viste in posti fatati (il roseto di Roma) , in posti quasi surreali ( la via delle Rose in Marocco) , in parchi oltreoceano ( Golden’s Gate Park di San Francisco) e con le magiche rose di Instanbul .
Per non parlare delle talee gastronomiche con i  Loukoum (che sono greciiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e non turchi!!!) alle rose.
Ogni anno ad inizio Aprile corro nei vivai a scegliermi una nuova rosa , da seguire, da curare, da sentire, da toccare, da amare.
Mi sono divorata molti libri sulle rose e ad ogni nuovo imparo qualcosa di più….
Ma lo sapete che la rosa è stato il primo fiore ad essere ibridizzato ( nel 1867) e che attualmente sono catalogate più di 13.000 specie di rose?
E che le relative classi di colori sono 18!!!!bianco, giallo pallido, giallo medio, giallo profondo, giallo blend,
albicocca, albicocca blend, arancio, arancio rosa, rosa pallido, rosa medio, rosa forte,rossa tenue, rossa media, profondo rossa, mauve.
Canine, rampicanti, da vaso, doppie, triple, inglesi, francesi, australiane.

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13.000 . Un mare, un oceano di fiori meravigliosi, di colori e di profumi.
Ho la fortuna di avere una casa sulle colline di Firenze e, anno dopo anno ho cercato di creare il mio roseto , tra le proteste degli animali locali , perché ho trovato il modo di proteggerle(lo sapevate che i le foglioline nuove sono graditissime a lepri ed istrici?) e la rassegnazione di mio marito.
E quando , il fine settimana da Roma arrivo a Firenze la prima cosa che guardo sono le mie rose…sono cresciute? Soffrono? Sono sbocciate?
Le guardo , sorrido e mi si spalanca cuore e mente.

P.S: le rose fotografate sono alcune delle mie rose in Toscana.

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