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Che vita sarebbe senza gelato?

Che vita sarebbe senza gelato?

Che vita sarebbe senza Gelato? Il gelato è un quid che trasversalmente unisce ogni età, ogni parte del mondo e non conosce (vuoi mettere?) preferenze di tipo etnico, religioso o sessuale. E’ il ricordo della nostra infanzia, il compagno fedele dei giorni primaverili ed estivi di scuola, la scusa fornita ai nostri genitori per le prime uscite di sera in compagnia degli amici. Il salva arsura dell’estate, la chiusura dolce di una cena, la consolazione, spesso consumata in maniera abulimica, da un dispiacere Declinato in una varietà infinita di gusti e colori soddisfa e compiace ogni esigenza e voglia. Industriale, artigianale, professionale, amatoriale il gelato è la nota dolce che unisce tutto il mondo. Le sue origini storiche: Il primo gelato, sia pure in forma più di sorbetto, si ha nella Bibbia : latte di capra misto a neve offerta da Isacco ad Abramo. Alessandro Magno andava matto per il gelato (rectius per il suo antenato) e ordinava continui rifornimenti di neve che veniva mescolata a frutta e miele per soddisfare il suo piacere. Sorbetti primordiali erano offerti nella corte di Cleopatra ed anche in Italia Nerone era solito offrire ai suoi invitati una bevanda ottenuta da neve, miele e frutta a cubetti. Si deve però aspettare il Medioevo e trovarsi in Oriente per scoprire il primo vero sistema per congelare : i succhi di frutta venivano collocati in recipienti e circondati di ghiaccio tritato. Nascevano così i primi sorbetti ( in arabo scherbet significa dolce neve) che ammaliarono per la loro bontà i Crociati, tanto da far loro portare sulle mense delle Corti europee più ricche, ricette di...

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Ma d’estate la tavola che fa? si veste o si sveste?

Ma d’estate la tavola che fa? si veste o si sveste?

Giugno è ormai iniziato e l’estate, nonostante i capricci metereologici , continua a farsi desiderare e come per tutte le cose, più non arriva e più viene desiderata. Come non desiderare in maniera irrefrenabile (io che sono “doppiamente” mediterranea) il caldo, anche quello….. più caldo…quello che ti porta via tutta l’umidità e il malumore invernale. E il sole che ti regala colore e calore ; e il mare….il mare ..il mare …il mare Ora chiarito ancora una volta la mia propensione genetica per il caldo ed il mare, la domanda cui occorre dare in questa sede una risposta è: ma la tavola d’estate si veste o si sveste? E la risposta immediata, da dare prima di entrare nei dettagli , è : “la tavola è umorale: a secondo delle giornate è seria; è allegra; è vestita seguendo un dress code ineccepibile; è allegramente desnuda. Insomma può vestirsi o svestirsi”. Come le pare. Come vi pare. Procediamo analiticamente, ma, per maggiore chiarezza ed ordine, dividiamo le possibilità “indumentali” della tavola in due main categories: 1) Tavola vestita 2) Tavola svestita/denudè/desnuda Premesso che, per onestà intellettuale, non potrò prescindere dall’essere influenzata dai miei gusti personali, cercherò di essere il più open mind possibile e di suggerire anche possibilità che non amo particolarmente, ma che oggettivamente possono arricchire il “guardaroba estivo “ della tavola. Tavola vestita: beh partiamo con un ritmo moderato andante per poi arrivare ad un ritmo trionfale (avete capito il tono politically correct, l’allegoria usata per non dichiarare spudoratamente le mie preferenze…?) La tavola vestita necessita di una tovaglia ben stirata di cotone o di lino ( e già...

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La Ceramica di Hans Fischer: pezzi unici di surrealtà

La Ceramica di Hans Fischer: pezzi unici di surrealtà

Hans Fischer è un grande artista nel campo della scultura e della ceramica. Si esprime con uno stile unico che ha perfezionato negli anni , studiando e lavorando in diversi laboratori  in Germania e nel sud Italia. Le  opere dell’artista sono state esposte in molte gallerie e musei in Germania, Italia e Giappone riscuotendo grande successo di critica e del pubblico e vincendo numerosissimi concorsi /premi internazionali. Nel campo della ceramica, ogni sua opera è interamente fatta e dipinta a mano ed è realmente un pezzo unico. I suoi piatti, vassoi, ciotole hanno una grande forza impattante: colpiscono direttamente occhi , mente ed anima. La  pittura  dell’artista è d’impronta surrealista, fondandosi sulla rivalutazione dell’inconscio, dell’immaginazione e del meraviglioso come vera ed unica realtà umana. In maniera “elusiva” Fischer propone un percorso fatto di segni quasi allucinatori, apparentemente infantili, archetipi che riescono a cristallizzare pulsioni, desideri ed associazioni inconsce. Nella sua produzione ceramistica c’è una gioiosa rivalutazione delle forme dell’arte primitiva e spesso l’autore altera le proporzioni con l’emblematico intento di ridisegnare i confini del nostro tempo. Balena, Capriccio, Danza sono alcuni dei suoi piatti da portata che ci iniziano in un mondo di forme e colori in cui i disegni proposti a volte “ rappresentano” con decisione il soggetto . Altre volte invece , con grande ed abile discrezione, te lo fanno solo intuire lasciandoti libero di completarne ed interpretarne il contenuto . Le sue collezioni Terra, Venere & Marte sono decisamente oniriche, ma , è bene puntualizzarlo, si tratta di un’oniricità “ sofficemente colorata”, allegra, vivida, lucida grazie anche alle tinte utilizzate: verde, turchese, giallo, rosa. Sono colori...

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Una vita… di rose

Una vita… di rose

Sono nata a Febbraio, che di certo non è il mese della rosa, ma sono stata concepita a Maggio che è il mese della rosa e quindi amo pensare che, dai, non poteva esserci un imprinting più forte per me. Rosa. Solo a scrivere, anzi solo a pensare a questo nome, mi riempio di dolcezza e di ricordi . Tanto da poter dire che tutta la mia vita è una rosa ( a volte spine comprese). Il primo ricordo nitido mi riporta a tre anni , quando in un bellissimo balcone greco, al tramonto di una giornata rinfrescata dalla brezza salmastra del mare, mia nonna mi insegnò a tagliare una rosa inglese. Timidamente la tagliai ( proprio con quelle forbicine leziose molto country chic che ora vanno alla stragrande su tutti i blog ) e guidata dal sorriso indimenticabile di mia nonna la aggiunsi a quelle tagliate con sicurezza da lei e le mettemmo in un bellissimo vaso di peltro : rose gialle, bianche, rosa , rosse, con le loro lucide foglie ed un profumo che mi ricordava il miele. Triantafillo ( trenta foglie ) questo è il nome greco della rosa: un nome che esprime la grandiosità del fiore, gli innumerevoli petali i che lo compongono e che girano, girano intorno al suo centro, a farne da corona. E a proposito di profumo, di miele e di ricordi, con che felicità mangiavo a colazione e a merenda la marmellata di rose fatta dal convento delle monache di clausura vicino casa! Una vera e propria ghiottoneria che mi portava a non prendere neppure in considerazione le altre marmellate di...

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Arredamento e Cucina Country Chic: Quello che Devi Sapere

Arredamento e Cucina Country Chic: Quello che Devi Sapere

Le ultime tendenze in arredamento hanno visto una forte diffusione dello stile country chic, spesso mescolato allo stile shabby col quale ha molti aspetti in comune; non è infatti un caso che molti blog e riviste specializzate si dedichino contemporaneamente ad entrambi gli stili, il country chic e lo shabby chic. Abbiamo già dedicato un post alla tavola e ai complementi per la cucina shabby, mentre in questo articolo vogliamo approfondire le caratteristiche dello stile country chic e spiegare come possiamo portarlo in tutti gli ambienti della casa e in particolare in cucina. Se l’arredamento country è ben rappresentato in Italia dallo stile Toscano, l’arredo country chic trae molta ispirazione dallo stile anglosassone, in particolare dei cottage inglesi, e da quello nordeuropeo, in questo caso soprattutto mescolandosi all’elegante stile gustaviano. Fantasioso, colorato e romantico, il country chic, pur radicato nella tradizione, non è affatto un arredamento “da vecchia zia” ed anzi è apprezzato soprattutto dalle persone più giovani. Il country chic, infatti, oltre a rendere la casa calda e accogliente, permette di sbizzarrire la fantasia con decori, colori, pizzi e merletti: difficile non innamorarsene! Fantasie e Colori dello Stile Country Chic L’arredamento country chic non è l’ideale per i minimalisti; se infatti prevede anche colori neutri (in particolare il beige, l’avorio e il panna) richiede anche tocchi di colore più vivaci come il rosa, l’amaranto, il bordeux, il verde nelle sue tonalità più naturali. Quasi superfluo dirlo: al bando i materiali sintetici e le forme molto squadrate; ma soprattutto il country chic è il regno delle decorazioni: quadretti, cuori e piccoli fiori non possono mancare in un ambiente così romantico. Mobili e Complementi d’Arredo dello Stile Country Chic Come lo shabby, anche...

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Fiori Primaverili (parte seconda)…. e tu quale  preferisci?

Fiori Primaverili (parte seconda)…. e tu quale preferisci?

Pochi giorni fa ho pubblicato un articolo sui fiori di primavera (ve lo ricordate, quello in cui realisticamente mi definivo una floromaniaca) che, per esigenze di “non appesantimento per i lettori”, ho scorporato in due parti secondo una logica puramente grammaticale. Ecco  dunque la seconda parte del post sui fiori primaverili! Giglio ( Lilium) …“Prese un giglio arancione da un secchio. Per te, mi disse porgendomelo. No, non mi piacciono i gigli, risposi. E non sono una regina, pensai. Dovrebbero piacerti, replicò, ti si addicono”… (da Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh). I gigli hanno un profumo molto intenso con proprietà rilassanti. Sono utili in casa e nei luoghi di lavoro, grazie alla loro preziosa essenza oleosa che permane fortemente in ogni ambiente. Attenzione però a non superare le seguenti “dosi”: uno stelo con circa 5 fiori aperti ogni 10 mq. Errore comune è tenere un grande vaso di tre o più steli in un unico ambiente. Il profumo diventa troppo intenso e vengono sprecate le proprietà benefiche. Colori: bianco, giallo, arancione, rosa screziato, rosso. Significato: amore, purezza e castità. Iris (si continua a giocare in casa ellenica…) Iris, infatti, era il nome dato nella mitologia greca alla dea personificazione dell’arcobaleno (che infatti questo fiore simboleggia). E’ uno dei fiori primaverili più semplici e colorati. Tra tutti i fiori, l’iris trasmette più eloquentemente sentimenti profondi e positivi: l’assoluta fiducia, l’affetto dell’amicizia, il trionfo della verità, ma soprattutto la saggezza e la promessa della speranza (l’ultima a fuoriuscire dal vaso scoperchiato da Pandora, dopo che tutti i mali si riversarono nel mondo). Colori: blu, viola, giallo, arancione, bianco Significato: fede...

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