Pochi giorni fa ho pubblicato un articolo sui fiori di primavera (ve lo ricordate, quello in cui realisticamente mi definivo una floromaniaca) che, per esigenze di “non appesantimento per i lettori”, ho scorporato in due parti secondo una logica puramente grammaticale.
Ecco dunque la seconda parte del post sui fiori primaverili!
Giglio ( Lilium)
…“Prese un giglio arancione da un secchio.
Per te, mi disse porgendomelo.
No, non mi piacciono i gigli, risposi.
E non sono una regina, pensai.
Dovrebbero piacerti, replicò, ti si addicono”…(da Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh).
I gigli hanno un profumo molto intenso con proprietà rilassanti.
Sono utili in casa e nei luoghi di lavoro, grazie alla loro preziosa essenza oleosa che permane fortemente in ogni ambiente. Attenzione però a non superare le seguenti “dosi”: uno stelo con circa 5 fiori aperti ogni 10 mq.
Errore comune è tenere un grande vaso di tre o più steli in un unico ambiente. Il profumo diventa troppo intenso e vengono sprecate le proprietà benefiche.
Colori: bianco, giallo, arancione, rosa screziato, rosso.
Significato: amore, purezza e castità.
Iris (si continua a giocare in casa ellenica…)
Iris, infatti, era il nome dato nella mitologia greca alla dea personificazione dell’arcobaleno (che infatti questo fiore simboleggia).
E’ uno dei fiori primaverili più semplici e colorati.
Tra tutti i fiori, l’iris trasmette più eloquentemente sentimenti profondi e positivi: l’assoluta fiducia, l’affetto dell’amicizia, il trionfo della verità, ma soprattutto la saggezza e la promessa della speranza (l’ultima a fuoriuscire dal vaso scoperchiato da Pandora, dopo che tutti i mali si riversarono nel mondo).
Colori: blu, viola, giallo, arancione, bianco
Significato: fede e speranza.
Lillà (Syringa)
….”nei giardini la vista dei lillà è diventata piuttosto rara“. Sono decisamente passati i tempi di cui parla Proust in Jean Santeuil, quando non c’era quasi casa, anche modesta , che non avesse, nel suo giardino un cespuglio di lillà, così che, durante l’intero mese di maggio le stanze, attraverso porte e finestre socchiuse all’aria di primavera ne erano tutte profumate…”
(da Il significato segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh).
Qualche curiosità sulle proprietà curative e sugli usi antichi di questo fiore?
- Il decotto della corteccia veniva utilizzato come febbrifugo.
- All’infuso delle foglie venivano attribuite proprietà decongestionanti per il fegato e la digestione.
- Con i fiori si preparavano profumi e si ricavava anche l’olio da massaggio (attraverso la macerazione) per combattere reumatismi e dolori.
Era antica credenza che le fate amassero stare tra i fiori di Lillà e che, piantato in un luogo, questo fiore lo purificasse dal male.
Colori: lilla, rosa, bianco.
Significato: prime emozioni d’amore.
Margherita (Bellis Perennis)
E’ indubbiamente il vero simbolo della primavera, riempie occhi e cuore con la sua semplicità e freschezza.
Ci sono pareri diversi sull’origine del nome.
Alcuni lo vogliono derivato dalle Bellidi, crudeli figlie del dio Dano; altri lo collegano alla parola latina bellum (guerra) perché sembra che l’essenza della pianta fosse usata efficacemente per curare le ferite da battaglia.
Nel linguaggio dei fiori, la margherita ha diversi significati, tutti positivi e collegati con il concetto di ‘verità’.
E’ infatti il fiore delicato della purezza e dell’innocenza, della semplicità e della modestia, ma anche dell’amore fedele e della pazienza.
Colore: bianco ( ci sono anche gialle ma per me l’unica, vera margherita, è quella bianca).
Significato: innocenza (e non a caso è uno, se non il primo, dei fiori che i bambini imparano a raccogliere e riconoscere!).
Narcisi (e rigiochiamo in casa… greca)
Narciso 
secondo la mitologia greca era un cacciatore famoso per la sua bellezza.
La sua bellezza fu la sua stessa condanna; il primo dei narcisisti amò patologicamente solo se stesso. A seguito di una punizione divina, si innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d’acqua e muore cadendo nel fiume in cui si specchiava
Nel punto in cui muore nasce un fiore che da lui prenderà il nome.
Colori: bianco , giallo.
Il suo significato? Desiderio.
Papavero (Papaver)
Se i papaveri avessero un odore, quest’ odore sarebbe …latino.
Il papavero è rappresentato nella poesia latina come simbolo del sonno (era il fiore preferito da Morfeo) che conduce verso i regni bui, verso l’inconscio.
E non è un caso che Persefone, prima di essere rapita da Ade, raccogliesse con le sue ancelle dei papaveri.
E’ dai tempi antichi che si conosce la virtù ipnotica della sostanza secreta da questo fiore.
Colori: rosso, giallo e bianco
Significato: prodigalità.
Peonia
Il fiore della peonia è, da migliaia di anni, tra i più venerati in Oriente come portatore di fortuna e di un matrimonio felice.
Appariscente, lussureggiante, elegante, incarna amore e affetto, prosperità, onore, valore, nobiltà d’animo e, in piena fioritura, pace.
Dolcemente profumata e di lunga durata, definita ‘rosa senza spine’ dagli europei, simbolo delle romantiche storie d’amore, spesso impiegata in occasione di matrimoni, la peonia celebra il 12° anniversario di matrimonio.
Colori: bianco, rosa (ma anche rosso e arancione).
Significato: buona fortuna.
Primula
Il fiore primaverile per eccellenza, è graziosa, piccola e molto, molto precoce: infatti fiorisce a fine febbraio quando gli altri fiori/piante riposano: è dunque “l’alfiere” della Primavera.
Il suo stesso nome deriva dal latino e significa “fiore che nasce prima”.
Colori: giallo, rosa, bianco, rosso, bluette, viola.
Significato: giovinezza, precocità.
Tulipano (Tulipa)
Una leggenda persiana racconta la storia dell’amore infelice tra due amanti: la regina di Armenia, Shirin e un campomastro, Farhad. Questi si uccise dopo la falsa notizia della morte dell’amata e da ogni goccia del suo sangue che cadde a terra nacque un tulipano rosso.
Colori: rosso, bianco, arancione, rosa, viola.
Significato: dichiarazione d’amore.
Violetta
Le violette sono i fiori più tipici della primavera. Con i loro colori intensi “staccano” subito dal verde del prato.
Utilizzato da sempre da arabi e romani per rendere le bevande più profumate e gradevoli, ai nostri giorni viene soprattutto utilizzata per estrarre oli essenziali.
Secondo la mitologia greca, Demetra, dea delle colture, si accorse del rapimento della figlia Persefone da parte di Ade, il dio dell’oltretomba e disperata per questo rese la terra sterile. Zeus convinse però Ade a far trascorrere a Persefone primavera e autunno insieme alla madre. Demetra così rese nuovamente la terra feconda e la prima volta che Persefone tornò sulla terra fu accolta da tanti piccoli fiori: le viole del pensiero!
Colori: viola, bianche, gialle, bluette.
Significato: pensami.
P.S.: voi quale fiore di primavera preferite? un bel dilemma eh!