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Radicchio: il fiore dell’inverno

Radicchio: il fiore dell’inverno

Colora le tavole dell’inverno e seduce con un sapore dolce che sfuma in una piacevole nota amara Sul radicchio si raccontano varie leggende popolari. Tra queste, due in particolare sono molto suggestive; a Treviso si racconta di un uccellino che durante il suo volo nei cieli della cittadina, lasciò cadere dei piccoli semi su un campanile: erano semi di radicchio, dono prezioso per gli inverni freddi della cittadina veneta. Un altro racconto, forse più vicino alla realtà ha come protagonista un contadino che, dopo aver raccolto alcuni cespi di radicchio selvatico, li raggruppò in un angolo della sua casa. Per tutto l’inverno i cespi rimasero dimenticati nello stesso angolo. Mesi dopo il contadino si ricordò delle piantine: le esaminò e si accorse che il cuore del radicchio era diventato rosso ed aveva un buon sapore. Leggende a parte, il radicchio fu introdotto nei territori della Repubblica di Venezia nel Sedicesimo secolo, ma solo nell’Ottocento attraverso la tecnica dell’imbianchimento, si riuscì a produrre l’aspetto attuale del radicchio. E’ importante infatti ricordare che il radicchio è una tipologia della cicoria: i caratteristici cespi compatti di colore rosso o screziato sono il prodotto di una “forzatura” cui le piante vengono sottoposte nel periodo della coltivazione: riunire le foglie in modo da mantenere il cuore della verdura al buio. Quattro sono le varietà di radicchio tutelate dal marchio IGP (indicazione geografica protetta) e tutte localizzate nel Veneto. Il Radicchio di Treviso è la varietà più nota ed è coltivato in versione Precoce ( viene raccolto a Settembre, è caratterizzato da grossi cespi allungati e compatti formati da foglie rosso scuro) ed in versione...

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Litro: un bistro’ accogliente e originale

Litro: un bistro’ accogliente e originale

Sapete dove abbiamo realizzato le fotografie delle due nuove linee “Lettere” e “Brunch” ? In un bistrò originalissimo nel mezzo del quartiere Monteverde di Roma a due passi dal Gianicolo. Il locale si chiama Litro e se non lo conoscete vale la pena di provarlo. Gli spazi sono piccoli e gli ambienti sono pieni di oggetti stravaganti e di curiosità. Ci sono tavolini anche all’aperto e la cucina è semplice ed insieme ricercata. Soprattutto le materie prime usate in cucina sono di ottima qualità. Anche per questo abbiamo pensato che si abbinasse bene ai nostri prodotti. Potete trovare un ottimo cous cous oltre a sfiziosi piatti romani. Gli intenditori di vino possono soddisfare le loro aspettative con etichette di alto livello, con vini bio e non solo, a prezzi onesti. Il locale è adatto anche per un aperitivo con gli amici, per un caffè o per una bevuta dopocena. Tornando a noi, l’ambiente ci è sembrato perfetto per gli scatti che avevamo immaginato per le linee Lettere e Brunch che si sono integrate perfettamente nel clima informale e originale del locale. Voi che ne...

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Photoshooting & Mille Risate

Photoshooting & Mille Risate

Si sa, generalmente il photoshooting è una attività molto impegnativa professionale e seria la cui finalità è valorizzare al massimo l’oggetto fotografato esaltandone le qualità e nascondendone i difetti. Quando si apre una sessione di photoshooting tutti gli addetti si strizzano cervello ed occhi per poter cogliere l’angolo giusto, l’esposizione giusta, la luce giusta perfino il silenzio giusto per fare lo scatto… giusto. Il tutto dopo aver passato ore, se non giorni, per scoprire l’ambientazione che faccia da cornice ottimale ad un click (che è il prodotto di vari click+click+clik+clik+clik+..) che immortali l’oggetto che alla fine della sessione, quasi umanizzato, si sente privo di luce, colore, dimensione ed identità . Insomma una cosa seria, molto ma molto seria ed altrettanto impegnativa….. Dishesonly si avvale della preziosa collaborazione di Giulia, fotografa esperta e assolutamente professionale. Ieri mattina, in un momento di pura incoscienza, mentre si stava per iniziare una meritata pausa pranzo mi chiedo: ma se provassimo a fare da sole delle foto dei nostri prodotti? La curiosità è più forte della fame e allora, macchina fotografica prima in mano, poi al collo (mi sentivo veramente professionista con la macchina al collo) si inizia. Obiezioni ( tentativi di obiezione) da parte del mio Grillo parlante:” la luce è poca; non abbiamo fatto brainstorming sulla location; ma gli sfondi? Non abbiamo sfondi giusti; e l’allestimento?…Non si può fare photoshooting senza allestimento appropriato; e la profondità? Come facciamo a dare la giusta profondità alla foto? aaaaaarrrrrrrggggggg E ancora altre obiezioni che neppure ricordo, perché macchina fotografica in mano, anzi al collo, mi sono sentita invasa e pervasa da una verve “newtoniana” e...

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