Novembre, tempo di invitare gli amici a casa e di godersi il calore domestico in compagnia. Se fuori il mal tempo imperversa, prendersi cura dei nostri spazi diventa più che mai un modo di coccolarsi e di coccolare i nostri ospiti.
La tavola diventa il luogo dove sbizzarrirci e dove creare mise en place ogni volta diverse, sia che si tratti di un aperitivo, o di un ape-cena alla moda, sia che si tratti di una classica cena organizzata con gli amici. In vista anche delle feste, abbiamo quindi pensato di chiamare una talentuosa artista dei fiori, Barbara Mattei, per aiutarci a creare tavole uniche e fuori dal consueto.
Barbara vive e lavora a Roma, dove ha fondato lo studio FLOVVER. Ma vediamo di conoscerla un po’ più da vicino, e di vederla all’opera con tre dei nostri servizi scelti per l’occasione: Mosaico Rosso, Ritmo Urbano e Uovo.
Barbara, come hai iniziato, e perchè hai scelto il nome FLOVVER per il tuo brand?
Ho studiato arte all’università e lavorato diversi anni al fianco di artisti. Ai fiori e agli ingredienti vegetali mi sono avvicinata con grande timidezza quando vivevo a Berlino. Poi ho fatto un paio di esperienze importanti nelle Fiandre ed Inghilterra, dove ho appreso la tecnica fioristica e fatto tanta pratica. FLOVVER è nato nel 2017: ho scelto molto spontaneamente il nome perchè flower era il modo in cui mi chiamava papà da piccola. Si scrive con due V, semplicemente perchè non avrei mai trovato il dominio libero, ma si pronuncia comunque flower, come appunto fiore in inglese.
Quali servizi proponi alla tua clientela?
Direi semplicemente che allestisco ambienti, di qualsiasi tipo, con ingredienti floreali: che sia un vaso per il bancone di un bar, un centrotavola per una cena privata, l’intera sala ricevimenti per un matrimonio, o la scenografia per uno shooting fotografico. Organizzo anche workshop di pratica fioristica durante i quali i partecipanti sperimentano i benefici del contatto con l’elemento naturale e si misurano con la propria manualità.
In che cosa ti distingui: perchè scegliere FLOVVER al posto di un tradizionale negozio di fiori?
Il mio è uno stile molto riconoscibile, e non ripeto mai un format: sono l’ideale per chi cerca qualcosa di unico e non ha paura di osare. Tanti fanno questo mestiere con grande passione, hanno cura del dettaglio, ascoltano le esigenze del cliente: e così anche io. Ma io aggiungo due elementi: la sorpresa, perchè propongo sempre qualcosa di diverso, e l’interpretazione. Le mie creazioni non sono solo ciò che sembrano, ma fanno riferimento alla storia dell’arte, sono interpretazione di concetti. Non si tratta di arte decorativa: faccio tanta ricerca.
Raccontaci le tre creazioni che hai sviluppato per noi di DishesOnly.
Per il set di piatti Mosaico Rosso, firmati Nicola Fasano, una ceramica molto tradizionale, ho scelto di lavorare sul contrasto di stile proponendo un centrotavola fortemente contemporaneo, non convenzionale. Ho spostato i piani, ho alzato il piatto e attraverso una struttura metallica l’ho portato in comunicazione diretta con l’elemento vegetale. Ogni canone viene sovvertito a partire dall’assenza del vaso, gli ingredienti floreali sono infatti intrecciati ad uno scheletro di rete metallica che ricorda l’architettura di un gasometro. Le nuance rosse del piatto e delle foglie di quercia restituiscono il calore delle cromie natalizie, mentre le geometrie, del mosaico e dell’installazione, sottolineano la continuità tra tradizione e contemporaneo, come riflessione sul superamento dei confini.
I piatti Ritmo Urbano, di Ilaria I., sono stati un interessante punto di partenza per creare un allestimento luxury, allo stesso tempo delicato e dai rimandi street. Ho creato una composizione dalle linee essenziali, in cui ho scelto di usare un’unica varietà di fiori, i lisianthus bianchi. Ho stabilito poi carattere e continuità con il design dei piatti, aggiungendo sottilissimi inserti dorati che si irradiano dalla base della struttura e che sottolineano l’andamento a ventaglio del centrotavola. Con questa tavola ho voluto dare un’interpretazione dell’eleganza come una linea sottile, appena accennata, quasi impercettibile, lucente come un filo d’oro.
Per il terzo allestimento ho voluto qualcosa di molto caldo, soffice, accogliente e sempre raffinato. I fiori di cotone sono un ingrediente ideale per scaldare un ambiente. Qui tutto è candido, rotondeggiante, morbido. Sopra la tavola, come una nuvola, campeggia un’installazione floreale flottante; più in basso, sul tavolo, sono presentati diversi spunti decorativi tutti a base dello stesso ingrediente: ghirlande di diverse dimensioni e fattezze ed un segnaposto, gradevolissimo nella sua semplicità. Perfetto protagonista di questa tavola è il piatto Uovo di una ceramica sottile, leggerissima della designer turca Asli Aydemir.
Grazie Barbara! Ed un Grazie particolare a Maurizio Maurizi (anche su Instagram), il nostro fotografo, che ha saputo trasmettere con le sue immagini l’atmosfera magica che possiamo creare sulle nostre tavole.
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