Oct182015by DishesOnly | News
Oggi vi raccontiamo la nostra recente visita alla fabbrica di Virginia Casa in Toscana, dove siamo andati per conoscere e selezionare le prossime collezioni da proporvi. Ci riceve come sempre Gabriele, uno dei soci fondatori dell’azienda. Ci dice a malincuore che Virginia Casa è una delle poche attività sopravvissute all’invasione della produzione industriale di massa. In questa zona, una volta ricca di imprese artigiane, Virginia Casa è l’unica che ancora oggi realizza e decora a mano le sue collezioni per la tavola, e non solo. Entrando nella fabbrica ci colpisce subito l’ordine delle file di piatti e piattini che in ogni area aspettano il loro turno di lavorazione. Ma ci colpisce soprattutto l’ambiente familiare creato da tutti gli artigiani che sono al lavoro. Notiamo immediatamente le collezioni Pesce e Regina a noi care…. – le avete riconosciute anche voi?! – e ci facciamo raccontare qualche dettaglio sulla manifattura. Partiamo dagli stampi e dai calchi che danno forma a mille oggetti diversi. Attraversiamo la zona forno, e che forno! E’ immenso e lavora a temperature elevatissime, fino a 1000°. “Ecco qui c’è lo spruzzatore che serve a correggere eventuali imperfezioni dopo che l’oggetto è uscito dal forno”. In questa zona viene invece dato il colore e fatto il controllo di qualità. Non riusciamo a trattenere la curiosità e chiediamo come si fa a realizzare l’effetto “anticato”, vintage, che contraddistingue molte delle collezioni di Virginia Casa, come Pietra per esempio. Gabriele ci porta allora in un’altra area. Qui con uno speciale pennello gli artigiani danno magistralmente quel tocco shabby chic e unico a piatti, ciotole, scodelle e vassoi....
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Sep72015by DishesOnly | News
“….maccarone tu m’hai sfidato e io me te magno”. ( tratto dal film Un’Americano a Roma) L’incipit di quest’articolo è dedicato all’indimenticato ed indimenticabile Albertone nazionale che fece e tuttora fa ridere generazioni e generazioni di italiani ( che oltre a ridere ci si identificavano ben bene nella battuta riportata , soprattutto nell’orgoglio di rigirare …attenzione, solo con la forchetta,abborriamo forchetta e cucchiaio….quei du spaghetti.!!!) Pasta . Amore . Fantasia . Questa è l’Italia ( e dai, per un po’, solo per un po’, dimentichiamoci di tutte le storture-scandali-orrori- bruttezze e cose che non vanno e parliamo di lei , che ci ha fatto conoscere ed invidiare in tutto il mondo). A lei che è ogni giorno messa a tavola con amore; a lei che ogni giorno viene arricchita con sughi diversi, a lei che viene inopinatamente riproposta in tutto il mondo. La Pasta. Mi piace continuare questo articolo semiserio con un estratto molto significativo ed altamente rappresentativo della MANIA TUTTAITALIANA per la pasta. “…il nostro più che un popolo è una collezione . Ma quando scocca l’ora del pranzo o della cena , seduti davanti ad un piatto di spaghetti, gli abitanti della Penisola si riconoscono Italiani….. Neanche il servizio militare, neanche il suffragio universale ( non parliamo del dovere fiscale) esercita un uguale potere unificante “ . L’unità d’Italia sognata dai padri del Risorgimento , oggi si chiama pastasciutta…” (da C. Marchi , Quando siamo a tavola , Rizzoli, 1990). Si parla di pasta e ben 21 regioni si mettono sull’attenti, dal Piemonte, al Friuli per tutto lo stivale fino a Sicilia e Sardegna. Non c’è dubbio:...
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Aug312015by DishesOnly | News
Quando pensiamo al vetro ci viene subito in mente Venezia, Murano, i meravigliosi vetri soffiati. In realtà esistono diverse tecniche di lavorazione del vetro come la vetrofusione, la stampa o la vetro-scultura, solo per citarne alcune. I risultati di queste applicazioni sono sorprendenti: piatti di vetro che sembrano di ceramica! Come è possibile? Abbiamo seguito Emanuela, una delle artigiane dello Studio Forme Roma nella realizzazione di un piatto in vetro-scultura della nostra collezione Bambù e vi raccontiamo, aiutati da un video, come nascono questi oggetti unici e di rara bellezza. La vetro-scultura “La lavorazione è complessa; spesso il piatto si crepa nel forno ed il calco viene buttato e rifatto ogni volta da capo” ci spiega Emanuela. “Si inizia con la creta e si modella il decoro; poi viene fatto un colaggio di materiale refrattario e quando è asciutto viene girato, si butta la creta a vista e resta il negativo del calco. Questo viene riempito di vetri colorati o trasparenti e viene messo in forno a 900 gradi. Quando è freddo si distrugge il calco e resta la lastra di vetro piatta con il decoro realizzato. Per dare la forma al piatto la lastra viene rimessa in forno ad una temperatura più bassa e fatta flettere in un calco concavo. A questo punto il piatto è finito.” Interessante, vero? Pensate che potreste fare un regalo originalissimo: se acquistate un pezzo unico delle nostre collezioni Forme Roma vi invieremo il video di come è stato realizzato, rendendo ancora più esclusivo il vostro dono! Cliccate qui. Tanti modi per apparecchiare la tavola in modo creativo con piatti di vetro. Dopo...
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Jul92015by DishesOnly | News
Follow my blog with Bloglovin Pomo d’oro Luglio ha da poco bussato alla porta e non si può non rendere omaggio ad un piccolo grande tesoro che proprio in questo mese colora gli orti italiani e che ci da appuntamento, puntuale, preciso per farci “sentire addosso” l’estate in ogni senso. Più di 700 anni fa sbarcò timido timido in Europa, frastornato e sbatacchiato dopo un viaggio lunghissimo, d’oltreoceano . Ed era piccolo , talmente piccolo nelle sue dimensioni da far credere che fosse una ciliegia. Continuò ad essere guardato con una grande diffidenza per quasi due secoli e a riprova del suo non immediato successo , solo nel 1899 si trova la prima ricetta con lui come protagonista. A menzionarlo e a sdoganarlo dall’anonimato fu il noto letterato, ma , badate bene, grande cuoco Ippolito Cavalcanti. Il pomodoro è realmente un pomo d’oro: è un concentrato di virtù preziose: acqua, proteine, acidi organici, antiossidanti, Vitamina A , Vitamina C e pochi, pochissimi zuccheri (1%). Innegabilmente è il re della cucina mediterranea , in ogni stagione : grazie infatti alle sue molteplici varietà (si sfiornao i 1000!) abbiamo la possibilità di portarlo a tavola tutto l’anno. E scioriniamo con piacere alcune delle sue varietà (alcune, notate bene, alcune, perché l’elenco è ben più nutrito): Dunne, ,Perino, Pero d’Abruzzo, Regina, Costoluto Fiorentino, Pizzutello….. Ancora: Camone che con il suo “collare “ verde ha un aspetto “da baronetto”, una consistenza soda ed un sapore sapido….incredibilmente fantastico! San Marzano, che dà il meglio di sé ad Agosto per la gioia delle casalinghe che ne preparano scorte di pummarola per l’inverno a venire. Datterino:...
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